FAQ

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Il sangue umano è un prodotto naturale, non riproducibile artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un atto volontario e gratuito, è un dovere civico, è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri, esalta il valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina preventiva. È un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il sangue sia raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa di essere tu al loro posto.

In linea generale le caratteristiche che un potenziale donatore deve possedere sono le seguenti:

· Età compresa tra 18 e 65 anni per la donazione di sangue intero (in caso di prima donazione non si possono superare i 60 anni; a giudizio discrezionale del medico, il donatore abituale può continuare a donare anche dopo i 65 anni)

· Età compresa tra 18 e 60 anni per la donazione di plasma

· Avere un peso corporeo uguale o superiore ai 50 kg

· Pressione arteriosa sistolica (massima) da 110 a180

· Pressione arteriosa diastolica (minima) da 60 a 100

· Polso (battiti cardiaci) da 50 a 100

· Emoglobina: minimo 12.5 x le donne e 13.5 x gli uomini, per la donazione   di plasma i   valori minimi sono 11.5 x le donne e 12.5 x gli uomini

Essere in possesso di tutti questi requisiti non significa necessariamente che si possa diventare donatori periodici di sangue. Sono molte le cause presenti o passate che possono determinare un’esclusione permanente o temporanea dalla donazione.

Si, se osservano una dieta priva di glutine possono condurre uno stile di vita normale, che comprende anche la donazione del sangue.

Sicuramente il più importante è quello dell’essere costantemente sotto controllo da un punto di vista sanitario. Infatti ad ogni donazione, vengono effettuati dei prelievi di sangue, sui quali in laboratorio vengono effettuate delle analisi specifiche (marcatori virali), che hanno lo scopo di individuare agli inizi i primi “focolai” di malattie molto pericolose come ad esempio: leucemie, epatiti, tumori allo stadio iniziale etc. Ed è già accaduto, che molte persone abbiano scoperto e curato in tempo queste malattie, proprio grazie alle analisi effettuate prima di una donazione. Inoltre si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema, e l’orgoglio di partecipare attivamente alla costruzione di un sistema trasfusionale più grande e funzionante.

Le leggi vigenti stabiliscono che devono trascorrere 90 giorni tra una donazione di sangue intero e la succesiva, mentre tra una donazione di plasma e la successiva l’intervallo non dev’essere inferiore ai 30 giorni.

No, nella maniera più assoluta. Questo è uno dei timori più diffusi e assolutamente ingiustificati, che assillano la gente comune. La donazione di sangue, è, in ogni suo passaggio-dal prelievo per le analisi, fino alla donazione vera e propria-effettuata con strumenti sterili, monouso e sigillati, i quali sono aperti sotto gli occhi del donatore. Tutti gli studi scientifici condotti fino ad oggi, hanno escluso nella maniera più categorica la possibilità di contrarre qualsiasi infezione sottoponendosi alla donazione del sangue.

Sì, purché si raggiunga il livello minimo richiesto di emoglobina. In ogni caso deve essere comunicato al medico in fase di colloquio.

No, solo quando sarà terminato il periodo stagionale di manifestazione allergica importante (riniti, congiuntiviti etc.) si potrà riprendere a donare.

Prima di tornare a donare, bisogna attendere almeno 15 giorni dall’ultima assunzione del farmaco e comunque è necessario essere giunti ad una completa guarigione. In caso di dubbi è opportuno contattare i  medici del centro di raccolta.

Si, ma è comunque necessario osservare una sospensione di 4 mesi prima di poter tornare a donare.

Grazie all’accurata selezione per un adulto sano la donazione di sangue non comporta alcun rischio. Esistono precise disposizioni che regolano la raccolta del sangue: la quantità del sangue che viene prelevata mediamente ad ogni prelievo è minima ed è stabilita per legge in 450 centimetri cubi +/- 10%. Tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 nell’uomo e a 2 nelle donne in età fertile. I controlli e le visite periodiche effettuate a ciascun donatore prima di ogni donazione sono uno strumento di medicina preventiva, a tutela dello stato di salute generale del donatore.

In linea di massima, la donazione non è dolorosa. La sensazione che si prova è quella che almeno tutti una volta abbiamo provato, quando ci siamo sottoposti ad un prelievo per effettuare degli esami di laboratorio.

No. Questa convinzione, molto radicata tra la popolazione e diffusa anche in alcuni ambienti sanitari, fa parte di quelle assurde credenze che nulla hanno di scientifico. Alcune fra le credenze più in voga sono le seguenti: smettere di donare il sangue farebbe ingrassare, sarebbe all’origine della perdita dei capelli, causerebbe stress, depressione, insonnia, stanchezza cronica ed altererebbe i valori delle analisi. Tutto ciò non è vero.

Non esiste nessuna controindicazione, per le donne, riguardo alla donazione del sangue. Tuttavia le perdite che si hanno in seguito al ciclo mensile, comportano che le donne in età fertile possano fare solo due donazioni di sangue intero all’anno, mentre non vi sono limitazioni al numero delle donazioni di plasma. Anzi le donne sono le candidate ideali alla donazione di plasma, visto che ciò non influisce affattto sul ferro e sui globuli rossi. Comunque prima di ogni donazione viene valutato il livello dell’emoglobina, ed in seguito quello del ferro, tutelando nella maniera più sicura possibile la salute delle donatrici.

Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati. Le donne che hanno in corso una terapia anticoncezionale non devono sospenderne l’assunzione quotidiana.

La privacy del donatore è garantita durante tutto l’iter della donazione. Infatti sia il segreto “professionale” a cui è tenuto il medico, sia la legge che tutela la privacy, sono delle efficaci barriere a tutela del donatore. Tutto questo assicura la massima discrezionalità e riservatezza su tutti gli aspetti sanitari connessi alla donazione.

Un nostro slogan recita “donare sangue: una scelta per gli altri, una scelta per se stessi”. A livello individuale si ha la gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave problema e l’orgoglio di appartenere ad una componente attiva del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente sangue garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo.

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